L'Ordine

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Come tutti gli Ordini d'Italia anche l'Ordine di Trapani è stato costituito con D.L.C.P.S. del 13 settembre 1946 n. 233 il cui regolamento di esecuzione veniva approvato con D.P.R. n.221 del 5 aprile 1950.

Gli Ordini dei Medici mutarono la loro denominazione giuridica nell'anno 1985, diventando "Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri" a seguito della emanazione della legge 14 luglio 1985, n.409, che, recependo e dando attuazione alle direttive CEE n.78/686 e n.78/687, relative all'istituzione del corso di laurea in odontoiatria e protesi dentaria (D.P.R. 28 febbraio 1980, n.135), istituiva la professione di odontoiatra, creando un Albo degli Odontoiatri nell'ambito dell'Ordine dei Medici. In pratica, si realizzava un sistema di convivenza, in un unico ordinamento, di due Albi professionali con la conseguente istituzione, all'interno del Consiglio Direttivo, della Commissione per gli iscritti all'Albo dei Medici Chirurghi e della Commissione per gli iscritti all'Albo degli Odontoiatri quali organi collegiali, dotati di specifiche competenze istituzionali.  

 L'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri è oggi un Ente di Diritto Pubblico, dotato di una propria autonomia gestionale e decisionale, posto sotto la vigilanza del Ministero della Sanità e coordinato nelle sue attività istituzionali dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.  

Il Consiglio Direttivo ha il dovere di compilare e tenere aggiornato l'Albo degli iscritti, pubblicandolo ogni inizio d'anno, rendendolo disponibile alle autorità ed ai cittadini per la consultazione.

Deve inoltre vigilare alla conservazione del decoro e dell'indipendenza dell'Ordine e designare i rappresentanti dell'Ordine in seno alle varie commissioni.

Compiti primari dell'Ordine sono:

promuovere e favorire iniziative atte a facilitare il progresso culturale degli iscritti finalizzate alla formazione ed aggiornamento medici; controllare che il medico rispetti le norme disciplinari e il Codice Deontologico; valutare la congruità degli onorari ed il rispetto delle norme pubblicitarie; cercare se richiesto di conciliare le controversie tra sanitari ,e tra sanitari ed altre persone o Enti, in relazione a spese e onorari.  

Com’è Organizzato l’Ordine

L’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Trapani è l’espressione provinciale di una organizzazione Nazionale, la Federazione degli Ordini, che origina dalla “legge istitutiva degli Ordini professionali”, emanata dallo Stato, per la strategica esigenza di demandare alla categoria professionale dei medici e degli odontoiatri, una specie di “autogoverno della categoria”, così come succede per le altre professioni organizzate in ordini e/o albi.

L’organo rappresentativo dell’Ordine è il Consiglio, che elegge una sorta di direttivo che vede il Presidente come massima espressione esecutiva e rappresentativa. Del direttivo fanno anche parte il Vicepresidente, il Segretario ed il Tesoriere. Esiste un organo di revisione dei conti presieduto dal Presidente dei Revisori e da due revisori effettivi ed un supplente. Dell’Ordine fa parte l’Albo degli Odontoiatri che esprime un proprio Presidente: l’area odontoiatrica a causa delle peculiarità della categoria necessita, infatti, di una particolare autonomia rappresentata dalla Commissione dell’Albo odontoiatri pienamente inserita nella vita ordinistica e composta dal Presidente e da quattro odontoiatri. Il Consiglio, i Revisori e la Commissione dell’Albo Odontoiatri vengono rinnovati ogni tre anni in seguito ad elezioni tra gli iscritti che esprimono delle preferenze ai candidati ed alle liste che si presentano; del consiglio fanno parte anche due odontoiatri eletti direttamente tra gli iscritti. Al Consiglio spetta quindi una sequenza di compiti proprio al fine di consentire una serie di attività deontologiche e amministrative quali: compilare e tenere gli Albi Professionali degli iscritti; vigilare alla conservazione del decoro e della indipendenza dell’Ordine; designare i rappresentanti dell’Ordine presso commissioni, enti ed organizzazioni di carattere nazionale provinciale o comunale; promuovere e favorire tutte le iniziative intese a facilitare il progresso culturale degli iscritti dare il proprio contributo di esperienza e conoscenza alle autorità per lo studio e la soluzione di problemi sanitari provinciali e locali; tutelare e favorire la formazione professionale; esercitare il potere disciplinare nei confronti dei Sanitari iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi ed all’Albo degli Odontoiatri, rispettivamente da parte delle Commissioni Medica ed Odontoiatrica; procurare la conciliazione nelle controversie tra sanitari o tra medici e persone od enti per le quali il medico abbia prestato la sua opera professionale, in relazione alle spese ed agli onorari. Inoltre esistono una serie di commissioni che si occupano dei diversi aspetti professionali: la Pubblicità sanitaria, la formazioni e informazione professionali, l’etica professionale, l’inserimento e sviluppo professionale, l’osservatorio per le problematiche ospedale-territorio.

Norma fondamentale dell’attività Ordinistica è il Codice Deontologico che vincola gli iscritti in modo diretto ed insindacabile: è un insieme di regole deontologiche su cui si fonda, senza compromessi, l’attività medica e i vari rapporti tra medici stessi, tra medici e pazienti e fra medici e società ed istituzioni. La trasgressione di un articolo del Codice comporta il deferimento alla commissione disciplinare che ha il potere pure, in casi comunque veramente estremi, di radiare l’iscritto dall’ordine e quindi dall’attività medica (che richiede l’iscrizione all’ordine, dopo laurea ed esame di stato, come condizione necessaria a professare la professione.). Il Codice Deontologico, in seguito alle esigenze espresse dai cambiamenti della società e del modo di vivere e di pensare, viene riveduto ed aggiornato periodicamente.

Altro cardine fondamentale dell’attività medica, ma sempre di carattere etico e deontologico, è il Giuramento Professionale che vincola la figura medica in base ad una serie di dichiarazioni e principi riconosciuti come fondamentali per il corretto espletamento dell’attività medica.